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Bracciantato, presidio in Prefettura: “Viminale rispetti promesse”

In contemporanea ad altre città italiane, manifesta Social Log: “Dal Viminale promesse non mantenute”. E sull’ex Galaxy, dove stanno per scadere i contratti: “Basta soluzioni temporanee”.

07 Febbraio 2017 - 14:03

“Per dire basta agli abusi delle questure, per il diritto alla casa, perché chiunque deve essere libera/o di muoversi e vivere dove desidera”, per “il rilascio dei permessi di soggiorno, le residenze per tutte e tutti, la fine di un sistema di contenimento e segregazione che passa per i Cie, gli hotspot e i centri d’accoglienza”. Queste le parole d’ordine di una mobilitazione, in risposta a un appello firmato tra gli altri della Rete Campagne in lotta e dei Si Cobas, che ieri ha toccato Bologna in contemporanea a Rosarno, Foggia, Taranto, Napoli e Roma, chiedendo al governo che dia esito a quando Morcone, capo di gabinetto del Viminale, promise al termine di un corteo nazionale il 12 novembre: “La regolarizzazione di chi vive e lavora nelle campagne di questo paese in condizioni atroci, la fine della politica dei campi di lavoro e la presa in carico dell’alloggio per i braccianti da parte delle associazioni datoriali, il rilascio delle residenze a tutti e tutte, il controllo sulle questure perché non compiano abusi”.

In città è scesa in piazza Social Log: “Anche noi come nel resto d’Italia stiamo presidiando la prefettura con delle rivendicazioni chiare e puntuali che vengono dalle lotte dei braccianti, dei facchini, degli occupanti di case e degli inquilini resistenti. Il 12 novembre dopo una grande manifestazione nazionale eravamo stati ricevuti dal prefetto Morcone del ministero degli Interni che aveva assunto le istanze del bracciantato in lotta. Le promesse fatte sono state tutte disattese ed oggi siamo qui per affermarne l’urgente applicazione. In contemporanea c’è anche un call bombing solidale rivolto al prefetto Morcone. Dalle promesse ai fatti… subito!”

Social Log attiva anche sul fronte dell’ex Galaxy, dove domenica una partecipata assemblea “ha ribadito la necessità e la voglia, in vista delle imminenti scadenze dei contratti di transizione, di tornare a pretendere il diritto alla casa. Basta soluzioni temporanee!”