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Benedizioni, “un vulnus profondo alla laicità della scuola pubblica”

I Cobas sul caso dell’Ic20: “Aprire lo spazio scolastico ai sacerdoti cristiano cattolici significa trasformare la scuola pubblica in un’agenzia della Chiesa”. Usb: “Atto grave e violento contro il libero insegnamento”.

11 Febbraio 2015 - 10:28

Il vulnus alla laicità della scuola a Bologna

NoVatCiò che è stato deliberato nel Consiglio d’Istituto dell’IC 20 ieri sera costituisce un vulnus profondo nei confronti della laicità della scuola pubblica. Aprire lo spazio scolastico ai sacerdoti cristiano cattolici per effettuare il rito della benedizione pasquale significa considerare la scuola pubblica come un luogo non di scambio di culture e saperi come dovrebbe essere, quanto uno spazio disponibile per pratiche che hanno la loro logica collocazione nei templi religiosi. Nessun docente o bambino cristiano cattolico aveva necessità di celebrare questo rito entro le mura della scuola pubblica. Deliberare come organo della scuola di organizzarlo – pur come attività extrascolastica – significa trasformare la scuola pubblica in un’agenzia della chiesa. Tra l’altro ciò presupporrebbe l’attribuzione al rito di un “interesse culturale” coerente con il pof che invece si proclama laico. Che tutto ciò accada a Bologna ci rattrista e ci indigna. Come Cobas abbiamo sostenuto le ragioni che consigliavano, in nome della laicità e del pluralismo, del rispetto delle diverse fedi religiose e non religiose, di non arrivare ad una tale deprecabile decisione. Adesso che il vulnus è stato approvato, siamo disponibili a sostenere i docenti e i genitori contrari e a fare ogni passo che possa tutelare la laicità della scuola.

Cobas

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La scuola deve essere laica e pubblica

Non possiamo che appoggiare la difesa della laicità della scuola pubblica, ovvero dei diritti di tutti i cittadini di altre religioni e non. Quello che è stato deciso nel Consiglio di Istituto del IC 20 di Bologna che, con soli due voti contrari, ha concesso l’apertura dei locali scolastici di tutti e tre i plessi (Rolandino, Carducci e Fortuzzi) per benedizione pasquale in orario extrascolastico ad opera dei parroci delle chiese cattoliche del territorio, lo riteniamo un monito grave e violento verso il libero insegnamento con l’ennesimo atto di arbitrio culturale di una frange di stampo cattolico.

Non possiamo che esprime solidarietà e appoggio verso tutti gli insegnanti , cittadini  e associazioni che lottano affinchè nella scuola della ” res pubblica” siano rispettate la laicità e l’uguaglianza di tutti/e  i o le cittadini/e. Crediamo che dentro la scuola debbano essere insegnati criticità e scienza e non indottrinamento di qualsiasi tipo, per quello esistono i luoghi di culto a cui tutti i cittadini credenti possono recarsi in libertà.

Usb Scuola