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Benedizioni a scuola, retromarcia del Miur

Il ministero ha rinunciato alle istanze cautelari d’urgenza nell’opposizione alla sentenza del Tar che aveva bocciato la celebrazione del culto. Il Consiglio di Stato discuterà nel merito a dicembre. Dai ricorrenti: “Le nostre ragioni saranno accolte”.

29 Aprile 2016 - 17:22

laicitàIeri mattina, davanti al Consiglio di Stato, “si è celebrata la camera di consiglio per la discussione dell’istanza con cui il ministero dell’Istruzione aveva chiesto la sospensione dell’esecutività della sentenza del Tar di Bologna del febbraio 2016” sulle benedizioni pasquali in classe. “Il ministero, che aveva richiesto con appello tramite l’avvocatura di Stato la concessione di un provvedimento cautelare di somma urgenza”, nell’occasione “si è prodotto in una palese ‘retromarcia’, rinunciando formalmente a tutte le istanze cautelari. In tal modo ha evidenziato che le argomentazioni addotte erano giuridicamente pretestuose”. Lo rende noto il Comitato bolognese Scuola e Costituzione. “Di conseguenza, il decreto presidenziale cautelare del marzo 2016 del Consiglio di Stato, che era stato pronunciato ‘inaudita altera parte’ (ossia senza che la difesa del Comitato potesse esporre le proprie ragioni), perde oggi efficacia e, per converso, ritorna ad essere pienamente esecutiva ed efficace la sentenza del Tar dell’Emilia Romagna di Bologna n.166 del 19/02/16 che ha accolto il ricorso di docenti e genitori e del Comitato contro la delibera dell’Istituto Comprensivo 20 di Bologna di concedere i locali scolastici per la celebrazione dell’atto di culto della benedizione pasquale”.

La difesa dei docenti, dei genitori e del Comitato “ha insistito affinché il Consiglio di Stato fissasse sin da subito l’udienza di discussione del ricorso nel merito, richiesta che il Collegio giudicante ha accolto, disponendo la celebrazione dell’udienza pubblica per il 20 dicembre 2016. Non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione per l’esito della fase cautelare del giudizio, confidando che le nostre ragioni saranno accolte anche nella successiva fase di merito”, è il commento del Comitato.