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Aula Belmeloro al posto del 36? “È già fatiscente”

Cua: “Aperta in tutta fretta per distrarre dalla chiusura di una sala da 300 posto con biblioteca e computer”. Intanto, allarme dei ricercatori precari: “Duecento assegnisti a rischio”.

17 Giugno 2017 - 14:05

“Doveva essere l’alternativa perfetta alla questione Zamboni 36 l’aula studio in Via Belmeloro aperta dal rettore Ubertini. Invece ad oggi oltre a non essere stata utilizzata quasi per nulla, è fatiscente ormai da una settimana con nastri rossi e bianchi ovunque per pericolo di crolli, che limitano i già pochi posti di studio”. Lo denuncia il Collettivo Universitario Autonomo su Facebook.

Prosegue il collettivo: “Evidentemente la fretta di finire di costruire una struttura solamente perché funzionasse da distrazione per giornalisti e studenti, in modo da prendere distanze dalla responsabilità di aver chiuso un’aula studio da 300 posti con biblioteca e accesso a computer, non lo ha ripagato. Inoltre doveva essere accessibile senza controlli e al contrario un guardione armato vigila l’aula. Noi diciamo da sempre che le istanze politiche di centinaia e centinaia di studenti e studentesse non si possono ignorare e risolvere come questione di ordine pubblico, ma bisogna iniziare a costruire un confronto costruttivo che porti a soluzioni concrete, e non lo è stato tenere chiuso Zamboni 36 senza motivo per mesi. Ribadiamo che il 36 è zona libera, aperta e solidale, luogo di costruzione di opinioni critici sul presente e di interscambio di cultura, e che non accetteremo una riapertura senza che questi aspetti possano riprodursi nuovamente all’interno di quegli spazi. Rivogliamo il 36 aperto subito e senza nessun tipo di tornelli!”.

Un altro fronte aperto per l’Alma Mater è quello dei ricecatori: sono circa 200 gli assegnisti che rischiano di terminare la propria carriera di qui al 2018, per mancanza di risorse stanziate dall’ateneo. Lo denuncia la Rete dei Precari della Ricerca e della Didattica dell’Università di Bologna, dicendosi disponibile a coordinarsi con l’ateneo per trovare “risposte concrete”.