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“Assedio rumoroso” al festival del regime eritreo

Parco Nord militarizzato da Polizia e Carabinieri. Il presidio convocato all’ingresso è riuscito comunque a disturbare l’inaugurazione. Domani nuova protesta: appuntamento alle 17 in piazza Maggiore.

04 Luglio 2014 - 19:04

erSono iniziate questa mattina le contestazioni al festival del regime eritreo che è in programma da oggi a domenica al Parco Nord. La cerimonia di inaugurazione, infatti, è stata disturbata dal presidio convocato all’ingresso dell’area, per l’occasione “militarizzata da Polizia e Carabinieri”, come racconta Ya Basta sui social network. La stessa associazione riferisce che la Questura, “su pressione del festival filo governativo”, ha chiesto che l’impianto audio del presidio venisse spento perchè disturbava le iniziative in programma.”La risposta dei manifestanti è un chiaro no!”, racconta Ya Basta: il volume delle casse, anzi, è stato alzato per far sentire ancora di più le ragioni dei manifestanti e contestare con un “assedio rumoroso” il festival.

“Ogni dittatura ha i suoi confini: i migranti eritrei non dimenticano i morti di Lampedusa e del Sinai”, scrive il Coordinamento Migranti, che ha partecipato alla manifestazione “contro la dittatura e per la libertà di movimento”. E il Tpo, al Parco Nord insieme a Làbas: “Non si balla sui morti di Lampedusa”. Domani nuova iniziativa di protesta: l’appuntamento è per le 17 in piazza Maggiore.