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Asia dopo la trattativa: “Spezzata logica emergenziale”

Gli ex occupanti di via Irnerio verso ospitalità in albergo e poi sistemazione in alloggio provvisorio per due anni. Il sindacato ottiene un tavolo su politiche abitative a lungo termine. Usb: “Sgomberi punta dell’iceberg”.

03 Maggio 2016 - 22:51

Asia Usb - Chiesa Santa Maria della Mascarella - © Michele Lapini“Abbiamo messo sotto scacco il Comune e spezzato la sua logica emergenziale”, commenta Asia Usb al termine dell’incontro di questa sera con l’assessora alle Politiche sociali Amelia Frascaroli e l’arcivescovo Matteo Maria Zuppi: “Per noi è una vittoria, perché si è deciso di aprire, con la prossima giunta, un tavolo tra Comune, Chiesa, sindacati e altre realtà sulle politiche abitative a lungo termine”. I due manifestanti sul tetto dell’occupazione di via Irnerio sgomberata stamattina erano scesi intorno alle 16 di oggi pomeriggio, mentre iniziava il primo dei due ’round’ delle lunghe trattative.

La chiesa di Santa Maria della Mascarella, dove gli occupanti erano entrati dopo la brutale carica con cui la celere li aveva allontanati da via Irnerio 13, è mentre scriviamo sede dei colloqui con i servizi sociali per trovare una sistemazione a tutti.  Si tratterà con tutta probabilità di una breve permanenza in albergo a cui seguirà l’assegnazione di un alloggio provvisorio, pare per due anni: soluzioni che gli ex occupanti non reputano sufficienti, ma che al termine di un’assemblea svoltasi nel pomeriggio nella stessa chiesa hanno deciso di accettare, con la promessa del prelato di vigilare sull’operato di Palazzo d’Accursio e farsi garante degli impegni assunti: “Se prima avevamo solo un avversario molto più forte di noi, vale a dire il Comune, ora è sceso in campo anche un arbitro”, dice Asia.

Asia in chiesa (foto Zic)Zuppi “per noi è un interlocutore anomalo – aveva spiegato nel pomeriggio un espondente di Usb – ma viste le sue parole di questi mesi sul problema-casa ci teniamo ad affrontare con lui la questione in tutta la sua gravità. Gli sgomberi rappresentano solo la punta dell’iceberg, mentre migliaia di famiglie pagano affitti e mutui ormai insostenibili”.

Oltre alle sigle già citate negli altri articoli pubblicati in giornata, segnaliamo che hanno contribuito al presidio e al corteo o hanno manifestato solidarietà agli occupanti numerose realtà cittadine: tra queste Social log, Cas, Làbas, Adl-Cobas, Tpo, Vag61, Cispm, Hobo, Pugno chiuso, Eat the rich.