Acabnews Bologna

Arriva “Mos Maiorum”: le indicazioni utili per i migranti

Documento dello Sportello Medico Giuridico di Xm24. Intanto, continuano i “respingimenti scolastici”: presidio martedì 14 ottobre’014 alle 10 all’Ufficio scolastico. Infine, alcune testimonianze sulle difficoltà incontrate dai profughi una volta ottenuto il permesso di soggiorno.

12 Ottobre 2014 - 12:48

“Tra il 13 e il 26 ottobre si terrà un’operazione coordinata a livello europeo per reprimere l’immigrazione clandestina. Questo significa che ci sarà una maggiore presenza di forze dell’ordine, soprattutto in Italia”, avverte lo Sportello Medico Giuridico di Xm24. “La polizia e le altre agenzie dell’Unione cercheranno di intercettare le rotte dei migranti, di fermare e arrestare i migranti illegali e di raccogliere informazioni dagli stessi. Questi agenti lavoreranno sia lungo i confini esterni dell’Unione sia all’interno degli Stati membri. Il nome di questa “operazione congiunta” è Mos maiorum ed è diretta e coordinata da Frontex (l’Agenzia europea per la gestione delle frontiere esterne) e il Ministero degli Interni italiano, visto che l’Italia è attualmente alla Presidenza del Consiglio dell’Unione europea. Questa operazione congiunta è il seguito di altre precedenti avutesi in passato, ed è stata predisposta sulla base delle linee guida contenute nella Guida per le operazioni congiunte di polizia (doc. 16825/10 ENFOPOL 343 JAI 995 COSI 76)”.

Spiega il documento: “Se vieni fermato ricorda che hai il diritto di chiedere asilo o la protezione umanitaria in qualsiasi momento. Ogni individuo deve vedersi garantito l’asilo o la protezione umanitaria se soggetto al rischio di persecuzioni o esposizione ad un grave danno nel suo Paese d’origine. Se hai già presentato domanda di asilo hai il diritto di presentare una nuova domanda se le circostanze iniziali sono cambiate o se è emersa una nuova prova che non è stata presa in considerazione. Se non sei sicuro circa la tua situazione o se hai dei dubbi sulla legge è importante che tu chieda un parere giuridico indipendente (e per ‘indipendente’ s’intende da parte di qualcuno che non lavora per il governo). Se non vuoi richiedere asilo ci possono essere altri modi per regolarizzare la tua permanenza. Se hai presentato domanda di asilo è importante che tu riceva una consulenza legale prima di presentarti all’audizione di fronte alla Commissione territoriale. Ci sono diverse organizzazioni in Italia che offrono consulenza legale indipendente e gratuita, lo Sportello Medico Giuridico di Xm24 a Bologna è tra queste, aperto tutti i venerdì dalle 19 alle 21 in via Fioravanti 24”.

In vista dell’operazione “Mos Maiorum”, lo Sportello ha preparato uno foglio informativo multilingue: “Stampalo e diffondilo tra amici e conoscenti”.

Intanto, resta aperto il tema dei bimbi stranieri che non trovano posto nelle scuole. L’Osservatorio contro i respingimenti scolastici promuove un presidio per martedì 14 alle 10 davanti all’Ufficio scolastico di Bologna, in via de Castagnoli 1: “E’ passato un anno dal caso del bambino bengalese escluso dalla scuola. Nonostante i vari appelli a garantire un diritto riconosciuto dalla Costituzione come quello allo studio, ci ritroviamo di nuovo con una situazione di sempre maggior emergenza. L’anno scolastico è iniziato con 33 ragazzi/e che, nonostante l’iscrizione, sono rimasti/e fuori dalle classi. Questi sono solo i dati ‘ufficiali’: infatti, tutte le realtà che fanno parte dell’Osservatorio vengono quotidianamente a conoscenza di nuovi casi. Inoltre, secondo i numeri della Prefettura, entro dicembre arriveranno, tramite ricongiungimento familiare, altri 77 minori in età da obbligo scolastico. Come verrà garantito loro il diritto allo studio? Nonostante i propositi del Protocollo per l’accoglienza e l’inclusione degli alunni stranieri nelle scuole, sul territorio bolognese si continuano a rimandare a casa gli studenti migranti. L’ Ufficio scolastico provinciale e gli altri enti competenti non hanno trovato ancora una soluzione”.

Riportiamo, infine, alcune testimonianze dirette sulle difficoltà incontrate (una volta ottenuto il permesso di soggiorno) dai profughi ospitati nelle strutture di accoglienza di Bologna e provincia. In base alla legge, chi ha ottenuto un permesso di soggiorno per motivi umanitari o sussidiari ha 20 giorni di tempo per lasciare la struttura di prima accoglienza. Per moltissimi, questo significa dover lasciare il centro senza sapere dove andare e come muoversi, parlando poco o per niente l’italiano, spaventati da quello che li aspetta. “Una volta che mi avranno dato il permesso dovro’ lasciare la casa dove mi trovo, ma non so dove andare- racconta Dembele, uno dei ragazzi del Mali fuggito dalla guerra in corso nel suo Paese- io voglio cercare un lavoro e vivere qui solo che il permesso non mi basta se non ho anche il documento d’identità”. E Sako: “Non e’ facile muoversi in un posto che non conosci. Molte delle persone che erano con me sono andate in giro in cerca di un impiego, ma non hanno trovato nulla. Alla fine ti rivolgi ad associazioni e volontari per avere una mano. Non e’ vita questa”. C’è chi, come Cisse, arriva a dire: “Ho paura ad avere il permesso perche’ una volta ottenuto dovro’ lasciare la casa dove sono e non ho un posto dove andare. A questo punto meglio non averlo”.