Acabnews Bologna

Ancora due sfratti rinviati

Social Log: “Le famiglie di Layla e Antonio potranno trovare ancora il calore di una casa in queste sere d’inverno”. E giovedì 23 picchetto in via Gandusio: “Vogliono cacciare una decina di nuclei”, spiega Pugno chiuso.

14 Febbraio 2017 - 19:31

A Bologna prosegue la lotta dei movimenti per il diritto all’abitare contro gli sfratti. Riferisce il Comitato inquilini resistenti con Social Log: “Ieri eravamo nel quartiere San Donato a casa di Layla, mamma precaria con una figlia a carico, e oggi in Bolognina da Antonio, disoccupato. In entrambi i casi lo sfratto è stato rinviato con successo e i loro nuclei familiari potranno trovare ancora il calore di una casa in queste sere d’inverno. Social Log non guarda in faccia a nessuno quando si tratta di difendere un diritto che ne permette molti altri, quello all’abitare, e quando c’è riconoscimento, rispetto e mutualismo tra chi ne viene  privato non ci sono fittizie barriere di etnia o genere che tengano. Invece guardiamo in faccia eccome a chi prova a ‘farsi nebbia’ davanti alla questione abitativa o pensa di poterla risolvere con la violenza di manganelli, camionette ed antisommossa – come avvenuto due settimane fa per lo sfratto di Pietro e Rosalia, che solo grazie alla resistenza loro e di tutt* sono riusciti a strappare la casa di transizione. Lo abbiamo fatto anche sabato di fronte a Palazzo d’Accursio nel contesto della grande mobilitazione di solidarietà alle studentesse ed agli studenti della Biblioteca di via Zamboni 36, che tante volte abbiamo trovato al fianco degli abitanti dei quartieri popolari in difficoltà. Sulle note di ‘Malarazza’ abbiamo ricordato a tutt* che la rassegnazione non paga; e a queste istituzioni blindate e spettrali che se necessario siamo pronte e pronti a tornare bussare alle loro, di porte, ancora più forte degli sgherri che mandano in università ed alle nostre abitazioni”.

Per giovedì 23, inoltre, ci si può attendere una giornata intensa in via Gandusio. Scrive l’associazione sindacale Pugno chiuso, annunciando la convocazione di un picchetto: “In un momento in cui la crisi esplode in tutte le città d’Italia, a Bologna i palazzi di via Gandusio resistono e rilanciano: basta sfratti, aumenti e contratti a tempo. Giovedì 23 vorrebbero sbattere in strada una decina di famiglie con il contratto scaduto”.