Acabnews Bologna

Alloggio al Galaxy, ma senza residenza e con l’art.5

La segnalazione di Social Log: “Per le famiglie il paradosso di continuare a vivere come se fossero ancora occupanti”. Intanto in via Fantin è nato Jabril e anche le statue cittadine lanciano la manifestazione di sabato.

18 Dicembre 2015 - 16:49

part“E’ nato Jabril, piccola stella della lotta per la casa a Bologna, lo annunciano mamma e papà che dopo lo sgombero violento dell’ex-Telecom vivono al Galaxy e mai hanno fatto mancare solidarietà alle famiglie sotto sfratto o aggredite da sgomberi nelle ultime settimane”. E’ la notizia data da Social Log con un comunicato diffuso ieri: “Questa è la comunità meticcia di Bologna che nonostante sgomberi e repressione come una grande famiglia è unita più che mai e determinata a difendere il diritto all’infanzia felice di tutti i bimbi e le bimbe nati sotto il segno dell’austerità e della crisi economica. Da quando esiste Social Log sono più di 270 i minori che stanno trovando il calore di una comunità che parla tutte le lingue del mondo e intreccia generazioni e culture in un meticciato solidale che ha difeso da sfratti e ha conquistato un tetto per tanti uomini e donne, anziani e piccini. Finalmente a Bologna non ci siamo più solo noi a dire che in città ‘ci sono troppe case vuote, e troppa gente senza casa’ come ha dichiarato il nuovo vescovo Zuppi. Sono parole semplici e giuste, che rappresentano il sentire comune del nostro territorio, e che ci continueranno ad accompagnare nella lunga marcia della lotta per il diritto all’abitare fino a quando non ci sarà più un solo senza tetto a Bologna. La ferita degli sgomberi dell’ex-Telecom e delle ex-Poste è ancora aperta con le sessantotto famiglie sbattute in strada la scorsa settimana e i settantacinque appartamenti che in via Agucchi sono tornati vuoti. Pensiamo allo spiazzale dove abbiamo resistito per tre giorni e dove ha marciato la celere come sarebbe stato bello se tramutato in un giardino per giochi, pensiamo a quegli appartamenti vuoti che in poco più di due giorni di lavoro sarebbero divenute dimore accoglienti per tante famiglie e singoli che oggi sono senza tetto. Questa è la ferita che non si rimarginerà fino a quando quell’edificio vergognosamente abbandonato non diventerà una casa per chi ne ha bisogno!”.

Scrive ancora Social Log: “Intanto noi andiamo avanti e ricordiamo a tutti e tutte che sabato 19 dicembre sarà una giornata speciale in cui la lotta per la casa tornerà in corteo per rivendicare una moratoria immediata degli sfratti e la fine degli sgomberi, e l’abolizione dell’articolo 5 del Piano Casa.  A questo proposito c’è la necessità che tutte le famiglie che abitano al Galaxy abbiano la residenza, proprio come la famiglia del piccolo Jabril, che dopo settimane dallo sgombero dell’ex-Telecom e oggi abitanti di una casa di transizione si trovano nel paradosso di continuare a vivere come se fossero ancora occupanti e sotto regime articolo 5. Residenza per tutti e tutte quindi, e pronti ad una nuova grande manifestazione della lotta per la casa!”.

E intanto ieri Social Log racconta di aver “distribuito 2000 volantini nel centro di Bologna invitando i passanti a solidarizzare con la lotta per il diritto all’abitare e partecipare alla manifestazione di sabato”. Durante il volantinaggio “abbiamo scoperto che anche alcune statue avevano qualcosa da dire a proposito di sfratti, sgomberi ed emergenza abitativa”. Per esempio Garibaldi, “interrogato dal Comitato Inquilini Resistenti afferma perentorio: ‘Più di mille sfratti all’anno… ci vuole una moratoria… chiaro!?’. E Ugo Bassi con tono solenne disse: ‘Ed io che ne so qualcosa di resistenza e barricate, sapeste quante ne ho erette in difesa della Repubblica Romana, vi dico che dobbiamo liberare Bologna da sgomberi e sfratti!’. San Petronio rilancia la polemica: ‘Tutti ad indignarsi per questi cubi… voglio vedere se sabato 19 dicembre scendete in strada al fianco delle famiglie sgomberare e sfrattate!’. E il compagno e la compagna partigiani ricordano che se il diritto alla casa non è garantito: ‘Resisteremo una vita più di voi!’. Un fotoreporter ci ha invece segnalato un fotogramma in cui si vede chiaramente John Travolta, accorso alle ex-Poste in solidarietà alle famiglie occupanti, esterefatto e confuso dalla scena grottesca in cui si è ritrovato. Qui il link che immortala John Travolta in via Agucchi”.