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Al carcere del Pratello non ci sono i mediatori linguistici

A causa di un cambio d’appalto: eppure l’80% dei detenuti sono stranieri. E intanto c’è un corso già finanziato che però non parte perchè i ragazzi non in regola con i documenti non possono iscriversi.

22 Maggio 2017 - 15:36

Carcere ( foto da flickr @my_southborough)Nel carcere minorile del Pratello da un mese e mezzo manca il servizio di mediazione linguistica, a causa di un cambio d’appalto. Questo per una struttura nella quale i detenuti stranieri sono circa l’80%. E l’assenza della mediazione linguistica e culturale rischia di diventare ancora più pesante tra pochi giorni: molti dei detenuti sono di religione islamica e il 26 maggio inizia il Ramadan, che 12 ragazzi su 22 detenuti intendono rispettare.

Intanto, sono ancora in corso i lavori di ristrutturazione del cortile dell’istituto, che dunque continua a poter essere utilizzato dai detenuti solo parzialmente.

Si segnala poi una situazione paradossale riguardante un corso di ristorazione destinato ai ragazzi detenuti: il ministero dell’Istruzione lo ha finanziato, ma non può partire perchè al corso non possono essere iscritti i ragazzi stranieri che non hanno i documenti in regola, che al Pratello rappresentano la grande maggior parte dei detenuti totali.