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Abbandono alle ex Sabiem, il Comune batte un colpo

L’ordinanza: le immobiliari provvedano alla bonifica. Intanto agli ex operai dello stabilimento non sono mai arrivati gli incentivi promessi.

01 Settembre 2014 - 18:12

SabiemAmianto, topi, zanzare tigre, rifiuti di vario tipo. E’ quanto hanno (finalmente) riscontrato Comune e Ausl nell’area dove sorgevano le storiche officine. Per questo Palazzo d’Accursio, con una apposita ordinanza, ha ordinato alle società immobiliari Socofima e Pilar, proprietarie dell’area, di provvedere alla rimozione del materiale e a “intervenire entro sette giorni con un piano di lotta nei confronti delle popolazioni di animali nocivi e molesti da effettuarsi per una durata di sei mesi da parte di ditta specializzata in derattizzazione”, nonché a “eseguire la verifica della presenza di cemento amianto negli immobili” entro 15 giorni e entro 45 “eseguire la rimozione delle coperture”.

E’ dalla chiusura dello stabilimento, nel 2008, che ex operai e altri soggetti denunciano le condizioni di grave degrado e la presenza di amianto. E, a proposito dei lavoratori, non ha mai trovato soluzione la vertenza che li riguarda. Quando Socofina acquistò l’area, con l’intento di realizzare costruzioni residenziali, verde pubblico e parcheggi, ai 59 operai vengono promessi incentivi economici dai 18.000 ai 28.000 euro. Tuttavia l’erogazione è legata all’approvazione definitiva del Piano urbanistico attuativo (Pua), che oggi appare in stallo: Socofina vorrebbe dividere in tre rate le necessarie fideiussioni bancarie mentre il Comune chiede che questo avvenga in un’unica soluzione come da accordi. Frattanto, tutti i lavoratori hanno esaurito gli ammortizzatori sociali.