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A Crash lavori in corso: “Così l’autogestione rigenera l’abbandono”

Dall’occupazione di via Don Fiammelli: “Rinnoviamo l’invito all’apertura di un tavolo di confronto con la proprietà, la Prefettura e la Giunta”. Intanto, Làbas lancia un “open day” per partecipare alle attività in vicolo Bolognetti.

10 Aprile 2018 - 17:21

Trascorse alcuni giorni dall’occupazione dell’edificio di via Don Fiammelli, il Laboratorio Crash fornisce un aggiornamento sulle attività in corso: “Avanti con la custodia sociale dello stabile ex Banca Etruria! Sono trascorsi pochi giorni dall’occupazione del nuovo Laboratorio Crash! e con entusiasmo ed energia siamo già nel pieno dei lavori di rigenerazione del grande edificio un tempo proprietà di Banca Etruria: giardinaggio all’esterno e ristrutturazione all’interno. Questa attività ci prenderà tutta la settimana visto che abbiamo l’esigenza di rendere accessibile e bello il nuovo spazio fin da subito. Non è un lavoro semplice visto lo stato in cui le banche e le proprietà avevano lasciato l’edificio, ma ci siamo messi in testa di mostrare come l’autogestione e la passione per la rigenerazione urbana dal basso possano cambiare in poco tempo i luoghi dell’abbandono della speculazione immobiliare. Domenica scorsa numerosi curiosi e residenti hanno partecipato al primo momento di ‘benvenuto’ durante il pranzo sociale, incontrandoci e discutendo numerose questioni che riguardano il quartiere e la zona Corticella. In questo primo confronto informale abbiamo condiviso molti spunti, suggestioni e piccoli o grandi sogni da realizzare in uno spazio che ha molte potenzialità per costruire insieme una rigenerazione ricca di arte, cultura, solidarietà e mutualismo. Ogni giorno tra l’ altro riceviamo molte visite e anche in queste occasioni non mancano mai i suggerimenti e le idee per progetti futuri. Rilanciamo quindi l’invito a venirci a trovare a qualsiasi ora del giorno per conoscerci e confrontarci insieme, e già da ora invitiamo tutti e tutte a domenica prossima per un nuovo momento di socialità”.

Scrive poi il collettivo: “Rinnoviamo l’ invito all’ apertura di un tavolo di confronto con la proprietà, la prefettura e la giunta comunale per discutere della nostra proposta di ‘custodia sociale’ dell’immobile. Vogliamo immaginare la rivendicazione ‘Laboratorio Crash!’ come un’istanza a servizio del più ampio interesse della periferia della nostra città per la rigenerazione urbana, come uno strumento che possa aprire una nuova stagione dove gli edifici delle grandi proprietà abbandonati vengano aperti all’ uso collettivo e gli spazi salvati da progetti di rigenerazione, mutualismo e aggregazione per tutte le generazioni. Ieri pomeriggio è stato discusso in consiglio comunale il tema che abbiamo sollevato e ci auguriamo che presto ci sia una vera e propria assunzione di responsabilità da parte della giunta. D’ altronde la questione ‘spazi abbandonati’ che conta più di 200 immobili in disuso è completamente aperta e se la politica dei palazzi vorrà ancora affrontare l’ argomento tramite la repressione per noi sarà tempo di resistenza e nuove occupazioni. Il progetto ‘salva spazi’ va quindi avanti arricchendosi di sintonie con il territorio, e sognando di essere uno strumento a disposizione di tutti e tutte per dare dal basso una nuova direzione in materia di rigenerazione urbana e riuso del già costruito ed abbandonato! Crash Again!”.

Da Làbas, intanto, arriva la convocazione di un “open day” per partecipare alle attività di vicolo Bolognetti. L’appuntamento è per il 19 aprile e questo è l’appello: “Làbas Calling parte da una premessa: da sol* non si va da nessuna parte! Da sol* non saremmo mai stat* in grado di difendere l’ex Caserma Masini occupata per cinque lunghi anni e trasformarla in quel fantastico posto che tutt* abbiamo conosciuto come Làbas Occupato, non saremmo mai riuscit* ad essere più di 15000 corpi alla grandissima manifestazione del 9 settembre scorso e conquistare la nostra nuova casa in vicolo Bolognetti 2. Ma per non essere sol* bisogna avere la capacità e la volontà di mettere da parte un po’ della propria identità ed aprirsi alle/agli altr*, alla loro energia ed immaginazione, ai loro desideri e voglia di fare. Làbas calling vuole essere un’apertura a tutte e tutti coloro che vivono la città con il nostro stesso desiderio di trasformarla in un posto migliore, a tutte e tutti quelli che vivono con rabbia le ingiustizie ed i fenomeni di razzismo ed intolleranza del nostro tempo, a chi è disposto a mettersi in gioco e dedicare un po’ del proprio tempo alla costruzione di una società più giusta. Làbas calling è l’incontro tra quello che Làbas è, le sue attività (mercoledi di Làbas, produzione culturale, laboratori per bambini/e, sportello lavoro, scuola di italiano delle donne, unità di strada, ciclofficina, aula studio autogestita, biopizzeria, cooperazione internazionale, comunicazione e progettazione e molto altro), le sue battaglie (antisessismo, antirazzismo, antifascismo, per la giustizia sociale, ambientale e l’uguaglianza di genere, per i diritti sociali e quelli civili, etc.) e le singole energie di chi ha voglia di conoscere meglio Làbas ed è dispost* a trasformare trasformandosi. Se vuoi partecipare ai nostri progetti ed alle nostre attività, se vuoi dedicare parte del tuo tempo a lottare con noi per più diritti e contro le ingiustizie, se hai voglia di darci una mano a trasformare Làbas, il quartiere e Bologna in un posto migliore ti aspettiamo giovedi 19 aprile ore 18,30 in vicolo Bolognetti 2!”.