Acabnews Bologna

A Castel Maggiore “i migranti prendono la parola” [audio]

Report della conferenza stampa di presentazione della Giornata dei migranti in programma domenica 18 aprile’010 a Castel Maggiore.

16 Aprile 2010 - 00:39

Subito dopo lo sciopero dei migranti, avvenuto lo scorso primo marzo, all’interno del Coordinamento migranti di Bologna e provincia è nata la necessità di costituire un nuovo gruppo con sede a Castel Maggiore. Il neonato Coordinamento ha organizzato una festa e un’assemblea cittadina che si terranno domenica 18 aprile’010 dalle ore 15, a Castel Maggiore, in Piazza della Pace.

L’esigenza di allargare la capacità di intervento di realtà che si occupano dei diritti dei migranti si fa sempre più impellente dinanzi a leggi come la Bossi-Fini e il pacchetto sicurezza, a cui per altro si aggiunge una crisi economica che comporta licenziamenti su licenziamenti e, di riflesso, un’ondata clandestinizzazione.

E’ intollerabile che in un paese (sedicente) democratico sia possibile considerare criminali persone che si ritrovano impossibilitate ad ottenere un permesso di soggiorno. Persone che, spesso, vivono in Italia da anni (si pensi alle seconde generazioni che si riconoscono in toto italiane) e si vedono, ad un certo punto, costrette a lasciare in nostro (ed il loro) paese perché perdono il lavoro.

A questo proposito il Coordinamento migranti di Bologna e provincia ed il Coordinamento migranti di Castel Maggiore esprimono solidarietà ai lavoratori della Fini Compressori e della Castellini di Castel Maggiore e agli inquilini resistenti che portano avanti la tendopoli contro l’emergenza abitativa. Solidarietà rivolta, ovviamente, non solo ai migranti ma a tutti coloro che, per colpa del carovita, si ritrovano a perdere casa e lavoro.

E’ importante la partecipazione e l’appoggio da parte di tutti alla festa del 18 aprile (che prevede, oltre ad un’assemblea, danze, musica e buoni sapori) contro una legge fabbrica di clandestinizzazione e macchina di espulsioni, contro il razzismo istituzionale di governi e comuni che istituiscono categorie di serie B, per affermare con forza che tutti hanno diritto ad una casa, un lavoro, un’istruzione, un’assistenza e  per ribadire che la dignità è il più inviolabile fra i diritti della persona.

> Ascolta gli audio:

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> Il comunicato:


CONTRO LA CRISI E IL RAZZISMO
I MIGRANTI PRENDONO PAROLA IL 18 APRILE A CASTEL MAGGIORE

Non bastavano gli effetti di clandestinizzazione prodotti dalla legge Bossi-Fini, si è aggiunto il Pacchetto Sicurezza che con il reato di clandestinità riproduce anche nella legislazione lo stereotipo del migrante come delinquente.

La città di Bologna si è distinta nel panorama nazionale per un’applicazione ancora più restrittiva di questo provvedimento: a partire dal divieto di manifestare in centro nei fine settimana fino al diniego di iscrizione al nido d’infanzia dei figli dei migranti non in regola con il permesso di soggiorno, un atto di inciviltà e di lesione dei diritti costituzionali che chiediamo sia immediatamente ritirato (nel frattempo il Comune ha fatto dietrofront, ndr).

In attesa della ulteriore aberrazione rappresentata dal permesso di soggiorno a punti, si potrebbe fare un lungo elenco dei provvedimenti con i quali i vari enti locali in ogni parte d’Italia hanno voluto restringere le libertà dei migranti. Il razzismo è dilagante ancor più in una fase di crisi come quella attuale in cui è facile creare divisioni tra italiani e migranti agendo sulla paura del diverso, sui pregiudizi, sulle difficoltà degli italiani facendo loro credere che se i migranti se ne vanno tutti i problemi si risolvono.

Noi crediamo invece che in questo paese nessuno può più sentirsi garantito! L’hanno capito le migliaia di lavoratori e cittadini italiani che sono scesi in piazza insieme ai migranti il Primo Marzo. Solo se si uniscono le lotte si può sperare in un cambiamento e proprio dalla partecipazione alla costruzione del Primo Marzo a Bologna si è formato il Coordinamento Migranti di Castel Maggiore. Un coordinamento meticcio, autonomo da partiti e sindacati, che ha nell’autorganizzazione e nel protagonismo dei migranti uno dei suoi capisaldi, ma che è parte del Coordinamento Migranti di Bologna.

Domenica 18 aprile dalle 15 in Piazza Pace a Castel Maggiore prenderemo parola insieme ai lavoratori e lavoratrici, migranti e italiani, per dire che non accettiamo le espulsioni come risoluzione della crisi ma chiediamo la sospensione della Bossi-Fini e una regolarizzazione slegata dal lavoro e dal salario, il blocco degli sfratti e un investimento pubblico nelle case popolari.

Coordinamento Migranti Castel Maggiore
Coordinamento Migranti Bologna e Provincia