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Docenti: “Piena trasparenza sugli esuberi delle superiori”

Il Coordinamento dei docenti potenziatori Fase C, l’Usb del pubblico impiego e i Cobas Scuola: “Informare gli insegnanti che da anni lavorano in regione e rischiano di essere assegnati lontano dalla propria provincia di residenza”.

04 Agosto 2016 - 12:53

Scuola, classe scolastica (foto Rutger2/Wikimedia Commons)Alla luce di un “breve incontro” avuto con il provveditore dell’Ufficio scolastico provinciale di Bologna, il Coordinamento dei docenti potenziatori Fase C, l’Usb del pubblico impiego e i Cobas Scuola hanno deciso di ribadire “in modo congiunto alcune richieste per evitare qualunque contenzioso con l’amministrazione e per tutelare in trasparenza i diritti di tutti i docenti che concorrono alla mobilità”. Nel comunicato si spiega che le tre sigle ritengono sia “necessario ripristinare i posti su potenziamento decurtati dalla mobilità provinciale accorpando tutti gli spezzoni utili per comporre cattedra e che sarebbero comunque utilizzati per le successive fasi di assegnazioni provvisorie; pubblicare i dati sugli esuberi della scuola secondaria di secondo grado da tutti gli Usp in piena trasparenza al fine di informare in modo corretto i docenti che da anni hanno lavorato in questa regione e che rischiano di essere assegnati lontano dalla propria provincia di residenza. Si nota che per comunicare i trasferimenti di questa fase il ministero ha usato dei nuovi bollettini in cui mancano i riferimenti alla provincia di provenienza di ogni docente e se il docente che ha partecipato a questa fase della mobilità è stato assunto dalle GaE o dalla GM dell’ultimo concorso. Pensiamo che queste mancanze siano di ostacolo al controllo delle procedure e riteniamo che occorra segnalarlo al più presto al ministero”.

Inoltre, “come docenti pensiamo che tutte le organizzazioni sindacali debbano ricevere una corretta informativa sindacale sui dati relativi agli organici e alla mobilità, nonché sulle date e sui contenuti degli incontri che l’Usr e gli Usp emiliani svolgono con Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda. Infine, auspichiamo che tutti gli Usr e gli Usp si confrontino al fine di trovare una soluzione comune ad una situazione già pesantemente difficile e gravosa per i lavoratori della scuola”.